I puntali
isolati del tester/multimetro devono essere inseriti, il nero sulla
boccola "COM" e il rosso sulla boccola "V" del tester, mentre i puntali
scoperti del tester, devono invece toccare l'interno degli spinotti dei
connettori del pannello (oppure, se il pannello non è dotato di cavi di
collegamento, devono toccare i morsetti ubicati all'interno della
scatola di giunzione, presente sul retro del pannello).
Puntali tester
inseriti nei connettori del pannello, oppure utilizzare la "scatola di
giunzione".
Il puntale rosso
è il positivo (+), mentre il
puntale nero è il negativo (-).
Il numero che ci
comparirà sul display del tester (in
questo caso 20.8), è il valore in Volt della tensione a vuoto
prodotta dal pannello (Voc).
Una volta
annotato il valore misurato, possiamo passare alla seconda misura che è
quella della corrente massima che può produrre il pannello, quando viene
esposto al sole e messo in "corto circuito", tramite la modalità
amperometro del tester/multimetro.
Questo valore di
corrente è generalmente indicato sulla targhetta presente sul retro dei
pannelli, con la sigla "Isc" .
ATTENZIONE !
Il pannello
fotovoltaico è l'unico generatore elettrico che quando viene messo in
corto circuito non si danneggia, ma eroga al massimo la corrente che le
sue celle possono generare.
NON
provare
MAI,
invece, a mettere in cortocircuito batterie o altri generatori elettrici
!!!
Per poter quindi
eseguire la prova di erogazione di corrente del pannello, occorre
predisporre il tester/multimetro in modalità di misura Ampere in
corrente continua "A-", con portata 10A- (DC) (vedi foto qui sotto)
I puntali isolati del tester/multimetro devono essere
inseriti, il nero sempre sulla boccola "COM", mentre il rosso va
spostato sulla boccola "10ADC" del tester.
ATTENZIONE !
IMPORTANTE !
Prima di eseguire la prova di erogazione di corrente,
occorre coprire tutta la superficie vetrata del pannello con un panno
scuro spesso, oppure con un cartone spesso, per evitare che durante
l'inserimento dei puntali questi producano scintille che possono
danneggiare i contatti e i puntali stessi. Soltanto quando siamo ben
sicuri di aver stabilito il contatto tra i connettori o i morsetti del
pannello e i puntali del tester, possiamo allora scoprire il pannello ed
esporlo al
sole. La stessa cosa va fatta al termine della prova. Prima
di togliere i puntali del tester dai connettori o dai morsetti, occorre
di nuovo coprire completamente la superficie vetrata del pannello.
Durante tutta la prova, i
puntali metallici del tester devono continuare a toccare l'interno degli spinotti dei
connettori del pannello (oppure i morsetti ubicati all'interno della
scatola di giunzione, presente sul retro del pannello).
Il
numero che ci comparirà questa volta sul display del tester (in
questo caso 2.86), è il valore in Ampere della corrente di corto
circuito (Isc), cioè la massima intensità di corrente che il pannello è
in grado di erogare, quando viene esposto al sole pieno su tutta la sua
superficie.
Una
volta che abbiamo annotato i due valori misurati (Voc 20.8V e Isc
2.86A), possiamo confrontarli con la targhetta dei dati tecnici,
presente normalmente sul retro del pannello, in modo da verificare che i
numeri siano il più possibile abbastanza simili ai valori di fabbrica.
In questo
specifico caso, i valori che sono stati misurati con il
tester/multimetro (Voc 20.8V e Isc 2.86A), sono abbastanza coincidenti
con quelli riportati nella targhetta (Voc 21.5V e Isc 3.25A), quindi
possiamo affermare che il pannello in test è perfettamente funzionante.
La differenza tra
i valori di targa (riportati sulla targhetta) e quelli da noi misurati
con il tester/multimetro, è da imputare sia alla strumentazione
utilizzata, che alle condizioni di insolazione, inclinazione e
temperatura del pannello.
Infatti, il test
descritto in questa pagina è stato eseguito in una bella e assolata
giornata di agosto, con temperatura ambiente di quasi 30°C . Questo
fattore ambientale ha sicuramente comportato un veloce riscaldamento
delle celle che compongono il pannello, con conseguente diminuzione dei
valori di tensione e corrente prodotte dal pannello, rispetto ai valori
rilevati in laboratorio durante i test ufficiali, dove le celle del
pannello sono mantenute a 25°C costanti, con valori di irradiazione
simulata solare di E=1000W/mq e AM=1.5 .
Per saperne di
più sulla relazione tra la temperatura delle celle dei pannelli e la
produzione di corrente, vedi anche il "CAPITOLO 3" del manuale che si
trova al seguente link:
http://www.wutel.net/manuale
A proposito di
massima resa dei pannelli fotovoltaici mono/policristallini, è anche
importante ricordare come una piccola zona d'ombra su alcune celle del
pannello, possa far diminuire, anche sensibilmente, la corrente
complessiva prodotta dal pannello.
Un esempio
pratico lo possiamo vedere anche con il pannello utilizzato in questo
test.
Quando il
pannello fotovoltaico è esposto completamente al sole su tutta la sua
superficie, la massima corrente è, come abbiamo visto dalle precedenti
misure, di 2,86Ampere.
Se però copriamo
anche soltanto parzialmente, con un foglio di cartoncino, alcune celle
che compongono il pannello e ripetiamo la misura della corrente (Isc),
notiamo immediatamente come la corrente complessiva
prodotta dal pannello diminuisca notevolmente di ben 2,08Ampere,
portandosi così soltanto a 0,78Ampere totali !
Ricordiamoci
quindi, sia nella scelta del luogo di posizionamento dei pannelli in
fase di realizzazione dell'impianto, che, successivamente, nella
verifica periodica della pulizia della superficie vetrata, di accertarci
che i pannelli non subiscano l'effetto di ombre (anche parziali e di
qualsiasi natura), nella maggior parte delle ore diurne della giornata.
Il motivo di
questa sensibile riduzione della corrente prodotta dai pannelli
mono/policristallini, è dovuta al fatto che le celle sono
costruttivamente collegate in serie l'una all'altra e, quindi, se
una di queste rimane in ombra (anche
parziale), la corrente che circola nel pannello incontra una
"resistenza" in quel punto, facendo così diminuire l'intensità (Ampere)
complessiva totale.
NOTA SULLA SICUREZZA:
Qualsiasi prova elettrica effettuata sui pannelli, deve comunque essere
eseguita in sicurezza e nel rispetto delle normative antinfortunistiche.
I pannelli fotovoltaici sono dei generatori elettrici in corrente
continua, che in alcune configurazioni di collegamento (più pannelli in
serie tra loro) o di tipologia costruttiva (pannelli CIS o amorfi),
possono generare (quando esposti alla luce) alte tensioni, pericolose e
anche mortali in caso di contatto diretto con i morsetti all'interno
della "scatola di giunzione" o con i contatti presenti all'interno dei
connettori di collegamento. A titolo d'esempio, vedi la seguente
targhetta dei dati tecnici di un pannello fotovoltaico "CIS" da 160Watt,
dalla quale si nota che la tensione (Voc) è di ben 110Volt !