L'impianto
descritto in questa pagina,
è un esempio concreto di come, grazie alla tecnologia solare, si possa
realizzare "fai-da-te" un impianto fotovoltaico, per
l'illuminazione esterna e interna di una masseria di campagna,
utilizzando anche materiali di recupero e
usati.
La scelta di
non allacciare alla rete elettrica pubblica i fari LED e le lampadine
LED presenti nell'impianto,
è stata decisa dai proprietari della masseria, in modo da essere autonomi e alimentati da una una fonte di energia pulita e
rinnovabile, al fine di:
-
garantire
sempre l'illuminazione
esterna e interna della casa, indipendentemente dalla rete elettrica
ENEL;
-
eliminare i
costi della bolletta elettrica;
-
non essere dipendenti dai fornitori di energia elettrica a
pagamento;
-
evitare il consumo di combustibili fossili (generatore a benzina);
-
risparmiare l'immissione nell'ambiente di notevoli quantità di
anidride carbonica (CO2) e di sostanze tossiche varie;
-
partecipare in prima persona ad azioni pratiche di risparmio
ed efficienza energetica.
DESCRIZIONE DELL'IMPIANTO
L'impianto fotovoltaico descritto in
questa pagina è del tipo autonomo a batteria (stand alone), dotato di un pannello fotovoltaico di tipo "policristallino" da
250
Watt, un
regolatore di carica tipo "MPPT" da 20A e una batteria
da auto a 12Volt
da 65Ah.
Pannello fotovoltaico:
Il pannello fotovoltaico da
250Watt, è stato posizionato (opportunamente inclinato e direzionato
verso sud), sul tetto piano della casa.
il fissaggio del pannello è stato effettuato
tramite delle staffe a "L", tassellate al parapetto perimetrale in
muratura.
(clicca sulle foto per
ingrandirle)
il pannello,
risulta volutamente agganciato in maniera non definitiva alle staffe, in
modo da poterlo staccare e togliere con facilità, in tutti i periodi
dell'anno in cui la masseria non è abitata.
Per vedere le
caratteristiche tecniche del pannello da 250Watt utilizzato in questo
impianto, clicca sul seguente pulsante:
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Regolatore di carica:
in questo
impianto è stato utilizzato un regolatore di carica tipo "MPPT" di
portata 20A.
E' stato scelto questo
specifico tipo di regolatore, in quanto soltanto i modelli tipo "MPPT"
da 20Ampere, sono in grado di poter gestire pannelli da 250Watt (24Volt), per la
ricarica di
batterie a 12Volt.
Se si fosse invece
utilizzato in questo impianto, con batteria a 12Volt e pannello da 250Watt
(24Volt) un regolatore di carica tipo "PWM", il pannello da 250Watt
avrebbe reso soltanto come se fosse stato installato un pannello da circa 150Watt
(12Volt).
I regolatori di
carica tipo "PWM" sono infatti da utilizzare soltanto nei casi in cui sia il
pannello che la batteria sono compatibili con i valori di tensione di
entrambi (ad esempio: pannelli da 5 a 150Watt con batterie da 12Volt oppure
pannelli da 200 a 300Watt con batterie a 24Volt). Per saperne di più sui
regolatori di carica "PWM" e "MPPT", vedi anche i capitoli "7" e "8" del
seguente link:
http://www.wutel.net/manuale
Per vedere invece le caratteristiche tecniche del regolatore di carica tipo "MPPT"
da 20Ampere utilizzato in questo impianto, clicca sul pulsante qui sotto:
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Batteria 12Volt:
in questa
prima fase di realizzazione dell'impianto (per contenere anche un po' i
costi complessivi), è stata utilizzata una batteria da auto a 12Volt, usata, ma ancora
abbastanza efficiente.
le batterie da auto, per loro
costituzione costruttiva, non sono molto indicate per un utilizzo
giornaliero di scarica/carica, tipico degli impianti fotovoltaici ad
accumulo. Sarebbero infatti indicate batterie specifiche per questa
applicazione, ad esempio quelle ermetiche tipo "AGM", oppure quelle
tipo "GEL". Comunque, per iniziare e per consumi elettrici non
particolarmente gravosi, può anche andare bene questa batteria ad "acido libero" da auto.
Anche per le batterie "ad acido
libero" da auto, vale la regola generale delle batterie al piombo (AGM/GEL), di
non farle scaricare oltre il 30% giornaliero della loro capacità, in
modo da garantire la massima durata nel tempo della batteria (Number of
Cycles).
ATTENZIONE !
Soprattutto le batterie
non ermetiche (appunto quelle per auto, ad "acido libero"), devono
sempre essere posizionate in ambienti esterni opportunamente ben areati
e non sigillati, in quanto durante l'uso emettono una certa quantità di
gas infiammabili e potenzialmente esplosivi (idrogeno/ossigeno), specialmente durante
la fase di carica.
Per ulteriori informazioni sulle
batterie, vedi anche il capitolo "4"
del seguente link:
http://www.wutel.net/manuale
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Faretti e lampadine LED funzionanti a 12Volt:
per illuminare
esternamente e internamente la masseria, sono stati collegati
all'impianto fotovoltaico descritto in questa pagina, due faretti LED da
esterno (da
10Watt) e quattro lampadine LED da 5Watt.
Per vedere le caratteristiche tecniche dei faretti LED e delle lampadine
LED, clicca sui relativi pulsanti qui sotto:
NOTA TECNICA: le lampadine
e i faretti LED M-COB di ultima generazione,
permettono di ottenere la massima resa luminosa con il minimo consumo di
energia. Sono disponibili con diversi valori di potenza e
tonalità di luce (calda e fredda). Un ulteriore vantaggio di questo
tipo di lampade LED, è quello di poter funzionare con un range di tensione
molto ampio (da 10 a 30Volt), che permette così alle lampade di non
variare la propria luminosità anche quando la batteria è in fase di
scarica. Inoltre, queste lampadine e faretti LED, possono funzionare sia collegate in
impianti con batteria a 12Volt che in quelli con batterie a 24Volt.
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La parte
pratica di collegamento elettrico di questo impianto fotovoltaico, è
abbastanza semplice e necessita di un'attrezzatura tecnica minima, alla
portata di tutti.
Per
l'assemblaggio elettrico si sono resi necessari soltanto i seguenti
componenti:
I
vari componenti dell'impianto fotovoltaico descritto in questa pagina,
sono collegati tra loro secondo il seguente schema:
(clicca
sullo schema per ingrandirlo)
Seguendo lo schema
sopra indicato, sono stati quindi collegati tutti i componenti
dell'impianto:
Il collegamento dei cavi elettrici ai poli della batteria, è stato
sistemato definitivamente, in maniera più sicura e appropriata, nei
giorni successivi alla messa in funzione dell'impianto, tramite idonei
morsetti reperiti in un negozio di accessori per auto:
La scatola trasparente in plastica dove è stata alloggiata la batteria
ed il regolatore di carica, è stata volutamente lasciata fuori
dall'abitazione e con il coperchio semiaperto, in modo da permettere
l'adeguato ricambio d'aria necessario alla batteria "ad acido libero",
come detto precedentemente, al fine di evitare eventuali e pericolosi
ristagni di gas idrogeno.
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Ed ecco i faretti LED da 10Watt per
l'illuminazione esterno in funzione durante le ore notturne:
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A proposito invece della reale
efficienza dei regolatori di carica tipo "MPPT", ecco le foto dalle
quali si può vedere che la corrente di carica della batteria, risulta
maggiore di quella prodotta dal pannello, grazie appunto alla
particolarità di questi regolatori di carica "MPPT" di utilizzare al
massimo la tensione prodotta dai pannelli,
Tensione (V)
prodotta dal pannello
trasformata appunto in maggiore
corrente per la carica della batteria.
Corrente (A)
prodotta dal pannello
(in condizioni di sole non ottimale
a causa di meteo parzialmente nuvoloso)
Corrente (A)
inviata alla batteria
(in condizioni di sole non ottimale
a causa di meteo parzialmente nuvoloso)
In considerazione appunto della
caratteristica dei regolatori di carica tipo "MPPT", di aumentare la
corrente in batteria, rispetto a quella prodotta dal pannello, prestare
sempre molta attenzione nella scelta della portata dei regolatori di
carica "MPPT", non in funzione della corrente (Isc) prodotta di
pannello, ma della potenza (Watt) del pannello, soprattutto poi se si
utilizza un pannello da 250Watt per caricare una batteria a 12Volt.
Riferirsi quindi sempre alle
indicazioni di portata riportate sull'apparecchio, oppure sul manuale di
istruzioni del regolatore di carica.
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Per ottenere inoltre la massima
efficienza e corretta carica della batteria, occorre anche programmare
il regolatore di carica sul tipo specifico di batteria collegata
nell'impianto. In questo caso, con batteria da auto "ad acido libero",
occorre che il regolatore di carica sia settato su "FLd"
"FLd" = sigla in inglese delle
batterie per auto ad acido libero
Tra le altre possibili regolazioni
programmabili di questo modello di regolatore di carica "MPPT"
utilizzato in questo impianto, c'è anche la possibilità di attivare la
funzione crepuscolare, in modo da far accendere automaticamente di notte
i fari e le lampadine collegate agli appositi morsetti di uscita del
regolatore di carica (morsetti con il simbolo della lampadina).
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Se si desidera
saperne di più sulla realizzazione degli impianti fotovoltaici ad isola
con batterie di accumulo, è disponibile un piccolo manuale
tecnico/informativo didattico al seguente link:
http://www.wutel.net/manuale
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Questo impianto fotovoltaico è veramente un ottimo esempio di come poter
realizzare "fai-da-te" una
concreta ed efficace autoproduzione di energia elettrica per
l'illuminazione esterna e interna di un'abitazione.
Nel tempo è comunque possibile aumentare sia il numero dei pannelli che
quello delle batterie, in modo da poter disporre di maggiore energia per
il fabbisogno elettrico, nonché per ottenere una maggiore autonomia in
inverno, oppure in caso di giornate nuvolose o con poco sole.
Anche uno stile di vita attento a minimizzare
il più possibile i consumi elettrici ed a evitare gli sprechi,
contribuisce a rendere sufficiente l'attuale disponibilità complessiva
di potenza di produzione e di accumulo dell'impianto.
Tutti
e in qualsiasi
contesto, abbiamo ormai la possibilità di autoprodurci energia elettrica
da fonti pulite e rinnovabili (sole, vento, acqua), anche iniziando, per
esempio, con piccoli
impianti fotovoltaici .
Qualsiasi sia la spesa sostenuta per la realizzazione di un impianto
fotovoltaico, l'investimento energetico e ambientale si ripagherà
comunque nel tempo, fornendovi energia elettrica gratuita e pulita per
moltissimi anni (il funzionamento dei pannelli fotovoltaici è garantito
ormai per oltre 25 anni ! ). Inoltre, l'acquisto dei vari componenti può
essere scaglionato nel tempo. E' infatti possibile acquistare poco per
volta ciò che occorre, in base alle risorse economiche disponibili al
momento, ed assemblare/ampliare nel tempo l'intero impianto.
Per vedere altri esempi di impianti fotovoltaici autonomi per
l'autoproduzione di energia elettrica, clicca sul pulsante qui sotto: