IMPIANTO AUTONOMO AD ENERGIA SOLARE FOTOVOLTAICA (CON PANNELLO DA 240 WATT DI
POTENZA) CON
COMMUTAZIONE AUTOMATICA TRA BATTERIE E RETE ENEL
PER IL FUNZIONAMENTO
SENZA INTERRUZIONE DI ALIMENTAZIONE DI APPARECCHIATURE INFORMATICHE E
TELEFONICHE (ROUTER INTERNET, TELEFONO VOIP E "CASE" DI COMPUTER FISSO)
http://www.wutel.net/sole240
Il nostro
simpatizzante Antonello C. di Vico Equense (NA) ha installato presso la propria abitazione
un impianto fotovoltaico autonomo a batterie (con pannello da 240Watt di
potenza), per l'autoproduzione di elettricità da fonte solare da utilizzare per
il funzionamento del modem router internet collegato ad un telefono VoIP ed a un
computer.
La particolarità
di questo impianto fotovoltaico è quella di essere dotato di un semplice ma
efficace dispositivo di commutazione automatica (a relè), in modo che quando le
batterie si dovessero scaricare, l'alimentazione elettrica delle
apparecchiature informatiche e telefoniche, venga mantenuta, senza interruzioni, direttamente dalla rete domestica a 230Volt
collegata alla rete ENEL.
L'impianto
fotovoltaico descritto in questa pagina, interamente installato "fai-da-te", è del tipo autonomo
a batteria ("stand alone"), cioè non
connesso direttamente alla rete elettrica nazionale, dotato di un
pannello fotovoltaico da 240 Watt.
I 240 Watt di
questo impianto FV possono ovviamente sembrare pochi se rapportati, per
esempio, ai 3.000 Watt (3 kW) di
un'installazione fotovoltaica di solito proposta per
sopperire all'intero fabbisogno d'energia di una normale abitazione, però anche questi primi
240 Watt
sono già sufficienti per poter ottenere delle belle soddisfazioni energetiche
alternative, rinnovabili, pulite, autonome, e con possibilità di futuri
ampliamenti.
Non tutti hanno
infatti la fortuna di possedere un tetto/terreno di proprietà, ben
orientato al sole, privo di ombreggiature e di dimensioni idonee per poter ospitare 12/13 pannelli
fotovoltaici da 240/250 Watt occorrenti per un
impianto da 3 kW, nonché
magari di poter disporre delle risorse economiche
occorrenti per la sua completa realizzazione.
Ma vediamo ora
meglio nel dettaglio i vari componenti e le soluzioni tecniche adottate per la
realizzazione di questo piccolo ma efficiente impianto fotovoltaico autonomo da
240 Watt.
(clicca sulla
foto per ingrandirla)
Il pannello fotovoltaico da 240 Watt è stato posizionato
sul tetto della casa sfruttando come supporto d'appoggio dei
montanti metallici per scaffali componibili di solito utilizzati per
realizzare ripiani in cantine/garage, fissati per sicurezza con del filo
di ferro zincato alle staffe preesistenti dell'antenna TV, della canna fumaria,
e dei condizionatori.
nota tecnica: in caso di tetti
spioventi il pannello FV può essere ad esempio fissato
direttamente alle tegole tramite l'utilizzo di
apposite staffe sagomate
. Inoltre, non è proprio indispensabile
disporre di un tetto per poter posizionare uno o più pannelli fotovoltaici. Basta anche
un balcone, un terrazzo, una finestra,
un lucernario, una
tettoia, un
palo, un giardino, un muretto,
una ringhiera, ecc. ecc. .
L'indispensabile è invece,
ovviamente, che l'area prescelta per il posizionamento del/dei pannello/i sia il più
possibile esposta al sole e senza ombre dovute ad alberi, fili, antenne,
edifici, comignoli, ecc. (in generale tutti i pannelli fotovoltaici per poter funzionare bene e produrre sufficiente energia,
hanno
bisogno di essere esposti al sole diretto su tutta la loro superficie e non alla semplice luce ambientale,
anche se diurna).
COMPONENTI PER LA
REALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO FV DA 240 WATT:
(1) Pannello solare fotovoltaico da 240W
Per
vedere nel dettaglio le caratteristiche tecniche del pannello fotovoltaico
da 240 Watt, clicca sul tasto qui sotto:
clicca qui: ---->
Come regola
generale i pannelli
fotovoltaici devono sempre essere posizionati, per ottenere la massima resa,
nell'area più al sole che
avete, rivolti il più possibile verso SUD e con un'inclinazione rispetto al suolo
(angolo di tilt), se vi è la possibilità, di circa:
60° per sfruttare al meglio il sole nel
periodo invernale;
20° per sfruttare al meglio il sole
nel periodo estivo;
35° per una buona via di mezzo valida per
tutte le stagioni.
Se poi
magari si riuscisse anche, soprattutto per le installazioni dove i pannelli
risultassero di più facile movimentazione (per esempio nelle installazioni a
balcone/terrazzo/terreno), a realizzare un semplice dispositivo che permetta di
variare l'angolo d'inclinazione in base alle stagioni, si aumenterebbe ancora di
più il rendimento dell'impianto, soprattutto nel periodo invernale dove si hanno
poche ore di luce, con il Sole basso sull'orizzonte e con meno energia rispetto
alle altre stagioni.
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(2)
Un
regolatore di carica multifunzione:
è quel dispositivo elettronico che si occupa di regolare correttamente la corrente di carica
della batteria che viene prodotta dal pannello fotovoltaico e di fornire
un'uscita (con controllo della scarica della batteria)
in modo da poter gestire
le nostre esigenze di alimentazione degli apparecchi elettronici/elettrici a
12/24 Volt (a seconda della configurazione di collegamento delle batterie
utilizzate) oppure per pilotare il relè di commutazione automatica tra
l'inverter e la rete
ENEL come in questo caso.
Visto che
questa specifica applicazione fotovoltaica è già stata ideata per un futuro
ampliamento con maggiore potenza disponibile (aumento del numero di pannelli
fotovoltaici da posizionare sul tetto) è stato appositamente scelto e installato un regolatore di carica
di portata 40Ampere, marca "STECA" modello "TAROM 245" :
(clicca sulle foto per ingrandirle)
Per vedere nel
dettaglio le caratteristiche tecniche del regolatore di carica "STECA TAROM"
utilizzato in questo impianto, clicca sul pulsante qui sotto:
clicca qui: --->
Inoltre, riguardo
ad altri tipi di
regolatori di carica utilizzabili negli impianti fotovoltaici autonomi a
batteria, vedi anche la scheda
tecnico/informativa di quelli che utilizzano l'innovativa tecnologia di ricarica "MPPT"
cliccando sul tasto qui sotto:
clicca qui: --->
Il regolatore di carica collegato in questo impianto, oltre ad assolvere le
funzioni sopra descritte di controllo della carica/scarica delle batterie, viene
utilizzato per comandare automaticamente la commutazione tra l'inverter e la
rete ENEL grazie al fatto che ai morsetti d'uscita del regolatore
(contrassegnati dal simbolo della lampadina) sia presente una tensione adatta
per attivare (eccitare) la bobina del relè soltanto se le batterie dell'impianto
risultano avere un valore di tensione di carica sufficiente. Infatti, tutti i
regolatori di carica interrompono tensione ai loro morsetti d'uscita (dove
possono tra l'altro essere anche collegati apparecchi elettrici/elettronici e
lampade funzionanti alla tensione delle batterie installate) quando il valore di
carica delle batterie scende sotto un predeterminato valore (anche programmabile
dall'utente entro certi parametri, come ad esempio in questo specifico modello
di regolatore Steca) in modo da preservare le batterie da danni dovuti ad
eccessiva scarica.
La funzione di controllo dello stato di carica delle batterie, presente nel
regolatore, permette così al relè di attivarsi, e quindi di utilizzare
l'inverter, quando le batterie dell'impianto risultano cariche e di
disattivarsi, passando così alla rete ENEL, quando il valore di tensione delle
batterie risulta basso.
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(3) Due
batterie da 12V - 65Ah (collegate in serie tra loro in modo da fornire
all'inverter una tensione di 24V):
specifiche per impianti fotovoltaici, ermetiche, senza manutenzione, adatte a frequenti cicli di carica
e scarica nonché garantite per un buon numero di anni di funzionamento. Le batterie
sono necessarie
per l'immagazzinamento dell'energia elettrica prodotta durante le ore di sole
dal pannello fotovoltaico, da utilizzare per l'alimentazione diretta dell'inverter.
CARATTERISTICHE TECNICHE BATTERIE Pb-Ca:
- alta densità di energia - totale assenza di manutenzione - può operare in qualsiasi posizione - completamente sigillata
- contenitore in ABS - bassa autoscarica (tipicamente minore del 3% al mese) - larga banda di operatività termica - alta resa amperometrica (tipicamente superiore all’88%)
DIMENSIONI e PESO:
350x167x175mm. - Peso 22 Kg.
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(4) Un
inverter
ad onda sinusoidale pura da 300Watt di potenza (con ingresso a 24Volt) da
collegare direttamente alle batterie per
ottenere, in uscita dall'apparecchio, una tensione di 230Volt :
L'inverter ad "onda pura", anche se
di costo maggiore rispetto a quelli ad "onda modificata", garantisce
decisamente una
migliore forma d'onda alternata agli apparecchi collegati.
La forma d'onda "pura" (che è
praticamente uguale a quella della rete elettrica nazionale)
generata da questi specifici modelli d'inverter è infatti
particolarmente indicata e consigliata per il
collegamento di apparecchiature elettroniche/informatiche, nonché per le
lampade LED o fluorescenti.
L'ingresso dell'inverter a 24Volt
si collega con i cavi in dotazione (di colore rosso e nero) ai
morsetti (+) e (-)
delle due batterie da 12Volt (opportunamente collegate in serie tra loro
in modo da avere 24Volt), che, ovviamente,
devono essere di
capacità (Ah) adeguata a sopportare gli
assorbimenti degli apparecchi elettrici a 230Volt connessi alla linea.
Per
maggiore sicurezza e per ottenere un'adeguata protezione da
sovraccarichi e cortocircuiti delle apparecchiature elettriche
collegate all'impianto, occorre che le prese in corrente alternata a
230Volt in uscita dall'inverter siano collegate ad un
interruttore
elettrico magnetotermico di portata adeguata alla potenza
elettrica massima fornibile dall'inverter .
E' molto importante ricordare
inoltre che la tensione elettrica
prodotta in uscita dall'inverter è di valore pericoloso (230Volt) e quindi i collegamenti elettrici
vanno fatti eseguire esclusivamente da persone esperte e qualificate,
inoltre la rete elettrica autonoma a 230Volt va opportunamente segnalata con
cartelli di avviso in quanto rimane in tensione anche quando
stacchiamo l'interruttore generale del contatore ENEL o in caso di
blackout della rete elettrica nazionale.
ATTENZIONE !
IMPIANTO ELETTRICO
AUTONOMO IN TENSIONE A 230VOLT NON DISATTIVABILE DALL'INTERRUTTORE ELETTRICO GENERALE
DEL CONTATORE ENEL.
PER TOGLIERE
TENSIONE AGIRE SULL'INTERRUTTORE DELL'INVERTER
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(5) Un
relè con bobina a 24Vdc e due contatti in scambio (NA-NC) in modo da poter
realizzare il circuito per la commutazione automatica su rete ENEL quando le
batterie risultano scariche:
Come dicevamo all'inizio di questa
pagina, la particolarità interessante di questo impianto fotovoltaico con
inverter è quella di gestire in commutazione (automatica o manuale) la connessione delle
apparecchiature elettriche collegate tra il 230Volt prodotto dall'inverter
(collegato alle batterie dell'impianto fotovoltaico autonomo) e la normale rete
elettrica domestica a 230Volt fornita dal proprio gestore (es. ENEL).
La logica di funzionamento di questa "commutazione" è infatti quella
di continuare a far funzionare le nostre apparecchiature elettriche a 230Volt
che abbiamo deciso di collegare all'impianto fotovoltaico (es. router, telefono VoIP, computer, ecc.), anche quando le batterie dovessero scaricarsi per mancanza
prolungata di sole in caso di maltempo e quindi di ricarica.
La configurazione di collegamento con il relè ci permette così di utilizzare per
l'alimentazione delle apparecchiature elettriche/informatiche, la nostra
energia autoprodotta dal sole "a costo zero" fino a quando le batterie risultano
cariche e di passare automaticamente (senza interruzione di alimentazione) alla rete ENEL (a pagamento)
soltanto in caso di "deficit energetico solare".
Diciamo che può
considerarsi un sistema a "UPS inverso" ovvero che la rete ENEL (a
pagamento) viene utilizzata non come fonte principale di approvvigionamento
energetico ma soltanto sporadicamente quando siamo a corto della nostra energia
autoprodotta.
Maggiore sarà la
nostra possibilità di produrre energia elettrica (con sole/vento/acqua) ed immagazzinarla (con
batterie), minore e sempre più sporadica sarà la necessità
di dover richiedere energia (a pagamento) al gestore di rete nazionale (es. ENEL).
L'impianto realizzato da Antonello con un pannello fotovoltaico, due batterie e
un inverter da 300Watt, descritto in questa pagina, è veramente un valido esempio
di come iniziare una piccola ma efficace autoproduzione di energia per la casa.
Nel tempo avremo così anche la possibilità di aumentare, a seconda
delle personali esigenze/disponibilità economiche e di spazio, sia il numero
dei pannelli che quello delle batterie in modo da poter collegare inverter
di potenza tale da sopperire anche fino all'intero fabbisogno di energia di
casa/ufficio/laboratorio/negozio/azienda, ecc.
Inoltre, le nostre
abitazioni/attività lavorative dotate
di alimentazione elettrica sia
autoprodotta da fonti rinnovabili che fornita dalla rete elettrica nazionale sono in
grado di ottenere
sia un'autonomia energetica che i vantaggi immediati e concreti di:
utilizzare
prioritariamente una fonte d'energia rinnovabile, pulita e sicura;
risparmiare
sulla bolletta elettrica;
tutelarci
dal rischio di blackout;
evitare
il consumo di notevoli quantità di combustibili fossili, risparmiando così l'immissione nell'ambiente di notevoli quantità di anidride carbonica
(CO2) e di sostanze tossiche
varie.
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I
vari componenti dell'impianto fotovoltaico descritto in questa pagina vanno
collegati tra loro secondo lo schema qui sotto riportato:
(clicca sullo schema per ingrandirlo)
Per scaricare lo schema in
formato .pdf clicca invece sul pulsante qui sotto:
clicca qui: --->
NOTA IMPORTANTE SULLA
SICUREZZA:
I cavi di colore
marrone e azzurro/blu rappresentati nello schema qui sopra sono collegati a
valori di tensione pericolosa (230Volt). Il loro collegamento nell'impianto va
pertanto fatto eseguire esclusivamente da personale tecnico abilitato e
specializzato nel pieno rispetto delle vigenti normative di sicurezza. Anche
gli altri collegamenti elettrici presenti nello schema devono essere
eseguiti con la massima attenzione (cavi di colore rosso e nero),
rispettando le polarità (+)
e (-) e previa verifica della
loro corretta esecuzione da parte di persone esperte e qualificate prima
della messa in tensione dell'impianto.
Le sezioni dei cavi e le portate
degli interruttori magnetotermici e dei fusibili vanno inoltre correttamente
dimensionate in base alle caratteristiche di potenza/assorbimento/portata
massima dei componenti utilizzati e delle apparecchiature
elettriche/elettroniche collegate all'impianto.
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PRECISAZIONI DI CARATTERE GENERALE SUGLI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI AUTONOMI A BATTERIA:
I piccoli impianti autonomi ad energia
solare fotovoltaica con batterie hanno a volte delle limitazioni di
disponibilità energetica che vanno sicuramente tenute presente durante l'utilizzo. Queste limitazioni sono principalmente dovute alla potenza del pannello fotovoltaico
impiegato
ed alla capacità (Ah) delle batterie installate.
Non possiamo infatti pretendere da
questi piccoli impianti fotovoltaici di poter mantenere H24 perennemente e
contemporaneamente accese: luci, computer, apparecchiature
elettriche/elettroniche, ecc. quando fuori non splende il sole da giorni o
in pieno periodo invernale con poche ore di sole.
In generale produrre ed immagazzinare
energia da fonte solare non è così immediato come può sembrare. Anche la
ricarica delle batterie dell'impianto fotovoltaico ha bisogno dei suoi tempi.
A volte siamo troppo abituati a dare
per scontato di poter sempre disporre d'energia elettrica in potenza e
disponibilità illimitata. Azioniamo un interruttore e tutto deve sempre
illuminarsi/funzionare (anche di notte proprio quando la fonte energetica
solare non è disponibile).
Questi impianti fotovoltaici
autonomi, soprattutto se di limitata disponibilità energetica, sono infatti
un'ottima esperienza personale di confronto sul rapporto tra i nostri consumi e
la nostra capacità di produrci ed utilizzare razionalmente l'energia accumulata.
Queste
precisazioni sui piccoli impianti fotovoltaici a batteria non devono ovviamente
essere viste come una demoralizzante premessa. Anzi, sono proprio l'opposto. Uno
sprone costante e continuo a migliorare le nostre "performance" energetiche e di
risparmio.
Infatti, quanto descritto in questa pagina è soltanto un
primo esempio di come poter iniziare a realizzare la propria piccola
autoproduzione energetica ad energia solare.
Ovviamente nel tempo, se c'è la possibilità, potete anche potenziare o installare impianti
fotovoltaici di
maggiori
dimensioni e potenza,
utilizzando un maggior numero di pannelli solari fotovoltaici e batterie, nonché regolatori di carica
e inverter di
maggiore potenza in modo da poter far funzionare le vostre luci e le
vostre apparecchiature elettroniche/informatiche per
più ore e per più giorni anche in caso di condizioni meteo senza o con poco sole,
così da utilizzare sempre meno il collegamento (e la dipendenza) dalla rete
elettrica a pagamento (ENEL o altri gestori).
Anche
se il costo totale per la realizzazione di impianti fotovoltaici come quello
descritto in questa pagina può sembrare rilevante è da tener presente che
l'investimento si ripagherà
comunque nel tempo, fornendovi
energia elettrica gratuita e pulita per moltissimi anni (il funzionamento dei
pannelli fotovoltaici è garantita per oltre 20 anni !!!). Inoltre l'acquisto dei
vari componenti può essere modulare. Infatti potete acquistare poco per volta
ciò che occorre in base alle risorse economiche disponibili al momento ed
assemblare/ampliare nel tempo l'intero impianto.
Per avere un'idea della
potenzialità della risorsa solare in Europa:
clicca qui --->
Per vedere invece altri esempi di
impianti fotovoltaici autonomi per l'autoproduzione di energia elettrica,
clicca sul pulsante qui sotto:
clicca qui --->
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