IMPIANTO FOTOVOLTAICO AUTONOMO
A BATTERIE (CON POSSIBILITA' DI COMMUTAZIONE CON LA RETE ENEL) REALIZZATO CON 9 PANNELLI DA 250 WATT
PER IL
FUNZIONAMENTO A 230V DI TUTTE LE APPARECCHIATURE
ELETTRICHE/ELETTRONICHE DI UN UFFICIO
http://www.wutel.net/sole2250
Ecco un interessante esempio pratico di un impianto fotovoltaico
autonomo a batterie (con 9 pannelli da 250Watt di potenza) per
l'autoproduzione di elettricità da fonte solare, utilizzato per il
funzionamento di tutte le apparecchiature elettriche/informatiche e le luci a LED
di un eco-ufficio.
(clicca sulla foto per ingrandirla)
Le particolarità interessanti di questo impianto fotovoltaico
sono quelle di:
-
utilizzare una
specifica configurazione di collegamento dei pannelli fotovoltaici in
modo da ridurre notevolmente la caduta di tensione lungo i cavi di
collegamento tra i pannelli e il regolatore di carica incorporato
nell'inverter;
-
gestire, grazie
ad un efficace dispositivo di
controllo e commutazione automatica (con relè
elettromeccanico esterno), l'alimentazione dell'impianto elettrico dell'ufficio sia dalle batterie
collegate all'inverter che dalla rete ENEL;
-
velocizzare la
ricarica delle batterie da fonte solare, spegnendo l'inverter, quando
l'impianto è commutato su rete ENEL;
-
poter monitorare
e/o programmare i parametri elettrici dell'impianto anche tramite il
collegamento di un computer esterno;
-
attivare, se
necessario, un maggior prelievo d'energia dalle batterie in caso di
emergenza (black-out prolungato della rete ENEL).
NOTA TECNICA:
l'impianto fotovoltaico descritto in questa pagina è del tipo "ad isola"
(off-grid) e
quindi non è mai connesso alla rete elettrica pubblica in regime di
"scambio d'energia", pertanto risulta progettato in modo che le due reti
elettriche di alimentazione (quella ENEL e quella autonoma fotovoltaica)
operino sempre indipendentemente l'una dall'altra senza mai entrare
in connessione elettrica diretta tra loro e senza quindi possibili
immissioni di energia autoprodotta verso la rete elettrica pubblica
nazionale.
La fornitura di elettricità all'ufficio avviene pertanto in alternanza
dalle due fonti di alimentazione (ENEL e solare), con priorità da quella
autoprodotta dai pannelli fotovoltaici e accumulata nelle batterie.
La commutazione
automatica da ENEL a inverter, evita di prelevare energia
elettrica a pagamento (da ENEL o altri fornitori) fino a quando il sole e le
batterie hanno energia sufficiente per far funzionare le luci, le apparecchiature
e i computer collegati all'impianto elettrico dell'ufficio, inoltre grazie all'energia
accumulata nelle batterie possiamo continuare ad avere corrente elettrica anche in
caso di emergenze dovute a blackout della rete ENEL.
Il
quadro esterno di
commutazione permette inoltre di controllare automaticamente l'accensione e
lo spegnimento dell'inverter in base allo stato di carica delle batterie,
così da evitare un inutile consumo di quest'ultime quando l'impianto è
commutato sulla rete ENEL e, contestualmente, di velocizzarne la ricarica da
fonte solare mantenendo acceso soltanto il regolatore di carica interno
all'inverter.
Il quadro esterno di
controllo e commutazione è infatti una fondamentale miglioria apportata a
questo tipo di impianti fotovoltaici con accumulo, in quanto tutti
gli inverter hanno un loro
autoconsumo non trascurabile (anche di 60Watt, ed oltre, per quelli di potenza con
trasformatore di tipo tradizionale) e se
vengono lasciati accesi quando non è necessario (come ad esempio quando
l'impianto commuta su rete ENEL per batterie scariche e mancanza di sole per
la loro ricarica), le batterie continuano a scaricarsi inutilmente a causa
dell'autoconsumo dell'inverter, aumentando così il tempo necessario per la
loro ricarica quando ritorna disponibile la fonte solare. Inoltre, spegnendo
automaticamente l'inverter quando l'impianto è commutato su rete ENEL,
preserveremo al meglio le batterie non gravandole di inutili cicli di
scarica aggiuntivi che, nel tempo, ne ridurrebbero la loro vita utile.
Il quadro esterno di controllo prevede anche la
preaccensione dell'inverter quando il sistema è pronto per
ricollegarsi alle batterie, assicurando così una rapidissima commutazione durante
il passaggio da rete ENEL a inverter.
La velocità di commutazione tra inverter
e ENEL (e viceversa) è molto veloce in modo da non creare mai problemi con
le alimentazioni dei computer, del modem e delle altre apparecchiature
dell'ufficio (stampanti, fax, scanner, ecc.).
Grazie a questo tipo
d'impianto ad energia solare, la principale fonte di approvvigionamento
elettrico dell'ufficio sarà la
nostra rete elettrica autonoma alimentata dai pannelli fotovoltaici e dalle
batterie e, soltanto secondariamente (di riserva), dalla rete elettrica a
pagamento (ENEL o altri gestori di fornitura).
I 2.250 Watt (2,25
kW) fotovoltaici di questo impianto sopperiscono nella maggior parte dei
mesi dell'anno (anche in nord Italia), all'intero fabbisogno d'energia dell'ufficio, ottenendo così un
approvvigionamento energetico, rinnovabile, pulito, autonomo con anche la possibilità di futuri
ampliamenti di potenza aumentando il numero di pannelli installati e quello delle batterie
d'accumulo.
A parità di potenza
dei pannelli fotovoltaici installati, l'energia prodotta giornalmente da
questo tipo d'impianti varia sensibilmente in base all'ubicazione geografica
dell'installazione. In Italia, ad esempio, un impianto fotovoltaico da
2.000Watt (2kW) produce circa in un anno 2.415kWh a Milano, mentre a Palermo
produce annualmente 2.894kWh.
Per maggiori
informazioni sulle potenzialità di produzione d'energia degli impianti
fotovoltaici nelle varie località d'installazione, è possibile consultare le
mappe interattive ufficiali messe a disposizione dal Centro Comune di
Ricerca "JRC"
dell'Unione Europea.
clicca qui: ---->
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I nove pannelli
fotovoltaici da 250 Watt, collegati in serie di tre poi giuntati in
parallelo tra loro tramite apposite
morsettiere di giunzione, sono stati posizionati sul tetto dell'ufficio utilizzando delle specifiche zavorre in cemento opportunamente
sagomate, in modo da sostenere e fissare i pannelli senza dover bucare la copertura
impermeabile in catrame del tetto. Le zavorre in cemento sono ovviamente
progettate per poter resistere a venti forti, comunque per maggiore sicurezza
in caso di eventi atmosferici particolarmente intensi, i pannelli sono stati
anche ulteriormente fissati a delle strutture fisse in muratura
presenti sul tetto, tramite robusti cavi in acciaio.
(clicca sulle
foto per ingrandirle)
nota tecnica: in caso di
tetti realizzati con
tegole oppure in lamiera metallica ondulata "grecata" o "ondulina
in cemento", i pannelli fotovoltaici possono essere fissati
direttamente alla copertura tramite l'utilizzo di apposite
barre sagomate in alluminio. Inoltre, non è indispensabile
disporre di un tetto per poter posizionare i pannelli. Se la superficie a
disposizione è
adeguata si possono anche posizionare su
terrazzi, tettoie,
terreni, muretti, tramite specifici supporti "a
triangolo".
ATTENZIONE !
In caso di tetto con copertura in
"ondulina
in cemento", prima di forare per fissare le barre di supporto dei
pannelli, accertarsi con assoluta sicurezza che non si tratti di manufatti
edili contenenti le pericolosissime fibre d'amianto
tipo Eternit.
L'area prescelta per il posizionamento dei pannelli
deve invece comunque essere
il più
possibile esposta al sole senza ombre dovute ad alberi, fili, antenne,
edifici, comignoli, ecc. (in generale tutti i pannelli fotovoltaici per poter funzionare bene e produrre sufficiente energia
hanno
bisogno di essere esposti al sole diretto su tutta la loro superficie e non alla semplice luce ambientale,
anche se diurna).
COMPONENTI PER LA
REALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO FOTOVOLTAICO DESCRITTO IN QUESTA PAGINA:
Nr.9 pannelli solari fotovoltaici da 250W
Per
vedere nel dettaglio le caratteristiche tecniche del pannello fotovoltaico
da 250 Watt, clicca sul tasto qui sotto:
clicca qui: ---->
Come sopra
accennato i 9
pannelli fotovoltaici da 250 Watt sono collegati in
serie di tre, poi collegate in parallelo tramite apposite
morsettiere, inserite a loro volta all'interno di normali scatole di derivazione
per impianti elettrici a
tenuta stagna. Il posizionamento delle scatole di derivazione può trovare comodamente
posto tra i pannelli e il tetto.
(clicca sulle
foto per ingrandirle)
Per evitare inoltre eventuali scompensi e ritorni di corrente tra i tre gruppi
di pannelli in serie, che si potrebbero verificare nel caso di ombre nette su alcuni
pannelli, mentre gli altri sono a pieno sole, sono stati inseriti sui cavi
positivi (+) di ciascuna stringa in serie di pannelli, dei connettori con
all'interno dei diodi di blocco.
(connettore
"multicontact" con incorporato diodo di blocco da 10A)
(clicca sullo schema per ingrandirlo)
Per quanto
riguarda invece il posizionamento e la la massima resa dei pannelli
fotovoltaici, occorre che questi siano sempre installati
nell'area più al sole che
avete, rivolti il più possibile verso SUD e con un'inclinazione rispetto al suolo
(angolo di tilt), se vi è la possibilità, di circa:
60° per sfruttare al meglio il sole nel
periodo invernale;
20° per sfruttare al meglio il sole
nel periodo estivo;
35° per una buona via di mezzo valida per
tutte le stagioni.
Se poi
magari si riuscisse anche, soprattutto per le installazioni dove i pannelli
risultassero di più facile movimentazione (per esempio nelle installazioni su
tetti piani/terrazzi/terreni), a realizzare un semplice dispositivo che permetta di
variare l'angolo d'inclinazione in base alle stagioni, si aumenterebbe ancora di
più il rendimento dell'impianto, soprattutto nel periodo invernale dove si hanno
poche ore di luce, con il Sole basso sull'orizzonte e con meno energia rispetto
alle altre stagioni.
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Regolatore di carica:
è quel dispositivo elettronico (fondamentale in un impianto fotovoltaico a
batterie) che si occupa di controllare e regolare correttamente la corrente
prodotta dai pannelli fotovoltaici ed inviata alle batterie, provvedendo inoltre ad interrompere
automaticamente la corrente quando le batterie risultano
cariche al 100%.
In questo
impianto il regolatore di carica "MPPT" da 60 Ampere di portata è completamente
integrato all'interno dell'inverter, in modo da avere così un unico apparecchio
pratico e compatto da posizionare nell'ufficio.
Per vedere nel
dettaglio le caratteristiche tecniche dell'inverter con regolatore di carica
"MPPT" integrato utilizzato in questo impianto, clicca sul pulsante qui sotto:
clicca qui: --->
Per saperne di più in generale sui regolatori di
carica "MPPT" clicca sul tasto qui sotto:
clicca qui: --->
Come accennato ad inizio pagina, per
poter ridurre la caduta di tensione e la relativa corrente nei cavi di
collegamento tra pannelli e morsetti di ingresso del regolatore di carica,
al fine di utilizzare dei cavi elettrici di minore sezione e quindi di costo
e peso minore, si è sfruttata la caratteristica tecnica di questo
particolare regolatore di carica "MPPT" di accettare tensioni in ingresso
dai pannelli fino a 145Volt (corrente continua).
Questo ha permesso di collegare in
serie tra loro tre pannelli da 250Watt invece che due (come di solito
collegati negli impianti con regolatore di carica tradizionale tipo "PWM").
Tre pannelli da 250Watt collegati in
serie tra loro producono infatti una tensione a vuoto complessiva di circa
120Volt (in corrente continua), che risulta quindi entro il valore massimo
tollerato in ingresso dal regolatore di carica "MPPT" utilizzato
in questo
impianto (145Volt in corrente continua).
A parità di potenza (Watt) dei
pannelli collegati nell'impianto, se aumentiamo la tensione di stringa (tre
pannelli in serie tra loro invece che due), la corrente (Ampere) che circola
nei cavi diminuisce e quindi anche la sezione dei cavi può essere ridotta.
Inoltre, con tensione di stringa più alta anche le cadute di tensione nei
cavi diminuiscono in relazione alla lunghezza (in metri) della linea.
ATTENZIONE !
La
tensione elettrica generata dai pannelli è di valore pericoloso! (120Volt). I
collegamenti elettrici devono pertanto essere eseguiti soltanto da personale
tecnico abilitato e specializzato.
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Nr.4 batterie AGM da 12Volt - 150Ah (collegate in serie tra loro in modo da fornire
all'inverter una tensione di 48Volt):
le batterie
AGM sono adatte per gli impianti fotovoltaici ad
accumulo poiché ermetiche, senza manutenzione, adatte inoltre a frequenti cicli
di carica e scarica nonché garantite per un buon numero di anni di
funzionamento. Le batterie sono necessarie per l'immagazzinamento dell'energia
elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici e per l'alimentazione dell'inverter.
( clicca sulla
foto per vedere la batteria da
150Ah
)
CARATTERISTICHE TECNICHE GENERALI DELLE BATTERIE AGM:
-
alta densità di energia - totale assenza di manutenzione - può operare in qualsiasi posizione - completamente sigillata
- contenitore in ABS - bassa autoscarica (tipicamente minore del 3% al mese) - larga banda di operatività termica - alta resa amperometrica (tipicamente superiore all’88%)
NOTA TECNICA:
negli impianti fotovoltaici con pannelli e inverter configurati e
funzionanti a 48Volt, come quello descritto in questa pagina, possono
anche essere utilizzate batterie di minore capacità.
Se la capacità totale (Ah) di accumulo delle batterie risulterà
minore, l'autonomia di funzionamento del sistema, quando non c'è il
sole, sarà ovviamente più limitata, l'importante è che la tensione sia quella corretta per il
funzionamento dell'impianto ( le 4 batterie a 12Volt devono essere in serie tra loro --> 12+12+12+12Volt = 48Volt ).
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L'inverter
ad onda sinusoidale pura da 4000Watt di potenza (con ingresso a 48Volt in
corrente continua) è collegato direttamente alle batterie per
ottenere, in uscita, una tensione di 230Volt da inviare a tutto l'impianto elettrico
dell'ufficio:
La forma d'onda
alternata "pura"
generata da questo tipo d'inverter (che è
praticamente uguale a quella della rete elettrica nazionale)
è particolarmente indicata per il
collegamento delle apparecchiature elettroniche e informatiche, nonché per le
lampade a LED o fluorescenti.
L'ingresso a 48Volt
dell'inverter si collega direttamente
alle batterie
tramite un fusibile o un interruttore
magnetotermico specifico per correnti continue di portata adeguata (rispettando
le polarità "+" e "-").
(Per la protezione da cortocircuiti e
sovraccarichi dell'impianto descritto in questa pagina è stato installato sul
cavo "+" in corrente continua tra le batterie e l'inverter un interruttore
automatico magnetotermico specifico per corrente continua di portata 100Ampere)
Le batterie
sono collegate
in serie in modo da ottenere sia la somma delle singole capacità
(Ah) che quelle di tensione (48 Volt) necessaria per far
funzionare correttamente l'impianto. Le batterie
devono sempre essere di capacità (Ah)
uguale tra loro ed adeguata per poter ottenere un buon valore di
accumulo in grado di gestire sia l'energia prodotta dai pannelli che
tutti gli assorbimenti degli apparecchi elettrici a 230Volt connessi
tramite l'inverter alla linea
elettrica di casa. Ogni batteria ha una potenza teorica massima di
accumulo (Wh =
wattora) pari al suo valore di tensione (12Volt) moltiplicata la
sua capacità (200Ah). In questo impianto ciascuna batteria ha quindi
teoricamente (*) una capacità di
accumulo di 12V x 150Ah = 1800Wh (1,8kWh).
(*)
teoricamente in quanto le batterie non saranno mai
perfettamente uguali tra loro e quindi non si potrà mai ottenere un valore matematico
esatto di somma dei singoli valori di capacità di ciascuna batteria.
Inoltre per evitare un prematuro decadimento delle batterie AGM non
possiamo prelevare ogni giorno tutta l'energia accumulata in
ciascuna batteria (scarica profonda), ma dobbiamo invece prevedere
di utilizzare soltanto il 30/35% di carica di ciascuna batteria. Se
decidiamo infatti di prelevare ad ogni ciclo di scarica (da ciascuna
batteria) oltre il 35% del suo valore di capacità dobbiamo essere
consapevoli che, benché possa essere elettricamente sopportato
dall'accumulatore, ne ridurremo nel tempo la vita utile e pertanto
saremo costretti a sostituire dopo pochi anni le nostre batterie.
Per poter agire su questo
importate parametro d'utilizzo delle batterie dobbiamo quindi
opportunamente programmare i valori di commutazione di "stacco" /
"riattacco" del nostro impianto sia tramite il menù di programmazione
del regolatore di carica (incorporato nell'inverter) che tramite
quello del sensore di tensione batteria presente nel quadro di
controllo e commutazione esterno.
Per
garantire una maggiore sicurezza all'impianto e per ottenere un'adeguata protezione da
sovraccarichi e cortocircuiti, è opportuno collegare ai morsetti in corrente alternata a
230Volt in ingresso/uscita dall'inverter un interruttore
elettrico automatico magnetotermico di portata adeguata alla potenza
elettrica massima fornibile dall'inverter (in questo caso 20Ampere).
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ATTENZIONE !
E' molto importante ricordare
che anche la tensione elettrica
prodotta in uscita dall'inverter è di valore pericoloso (230Volt) e quindi i collegamenti elettrici
vanno assolutamente fatti eseguire da persone esperte e qualificate.
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L'impianto fotovoltaico con batterie descritto in questa pagina è
veramente un valido esempio di come attuare una concreta ed efficace
autoproduzione di energia elettrica per l'ufficio/attività commerciale. Nel tempo si potrà anche
eventualmente aumentare sia il numero
dei pannelli che quello delle batterie, in modo da poter disporre di
maggiore energia per il fabbisogno elettrico lavorativo, nonché di ottenere una
maggiore autonomia in caso di giornate nuvolose e nelle ore serali/notturne.
In
caso di massima emergenza (blackout prolungato della rete ENEL) è inoltre anche possibile poter collegare direttamente all'inverter
(tramite un
deviatore a comando manuale), un piccolo generatore elettrico funzionante a
benzina al fine di poter continuare a fornire elettricità all'ufficio e,
contestualmente ed eventualmente, ricaricare le batterie AGM
dell'impianto.
Normalmente l'approvvigionamento elettrico dell'ufficio a cui è collegato
l'impianto descritto in questa pagina è comunque fornito, per la maggior parte
dei mesi dell'anno, dal
sole che garantisce sia l'autoconsumo che la ricarica delle
batterie. Inoltre, anche grazie ad uno stile di vita lavorativo attento a
minimizzare e monitorare il più possibile i consumi elettrici
al fine di evitare gli sprechi,
si contribuisce a rendere più che sufficiente l'attuale disponibilità complessiva di
potenza di produzione e di accumulo presente nell'impianto.
Tutti abbiamo ormai infatti la possibilità di autoprodurci energia elettrica da fonti pulite e rinnovabili (sole, vento,
acqua), anche iniziando con piccoli
impianti fotovoltaici .
I principali e immediati vantaggi concreti nell'utilizzo di fonti energetiche
pulite e rinnovabili sono:
- disporre ovunque di elettricità pronta all'uso (anche a 230Volt);
- risparmiare
sicuramente nel tempo sulla bolletta elettrica;
- tutelarci
dal rischio di blackout;
- evitare
il consumo di notevoli quantità di combustibili fossili, risparmiando
così l'immissione nell'ambiente di notevoli quantità di anidride carbonica
(CO2)
e di sostanze tossiche
varie.
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I
vari componenti dell'impianto fotovoltaico descritto in questa pagina vanno
collegati tra loro secondo lo schema qui sotto riportato:
(clicca sullo schema per ingrandirlo)
Per scaricare lo schema in
formato .pdf clicca invece sul pulsante qui sotto:
clicca qui: --->
NOTA IMPORTANTE SULLA
SICUREZZA:
I cavi in corrente
alternata rappresentati nello schema qui sopra sono collegati a
valori di tensione pericolosa (230Volt). Il loro collegamento nell'impianto va
pertanto fatto eseguire esclusivamente da personale tecnico abilitato e
specializzato nel pieno rispetto delle vigenti normative. Anche
gli altri collegamenti elettrici presenti nello schema devono essere
eseguiti con la massima attenzione (cavi in corrente continua),
rispettando le polarità (+)
e (-) e previa verifica della
loro corretta esecuzione da parte di persone esperte e qualificate prima
della messa in tensione dell'impianto.
Le sezioni dei cavi e le portate
degli interruttori magnetotermici e dei fusibili vanno inoltre correttamente
dimensionate in base alle caratteristiche di potenza/assorbimento/portata
massima dei componenti utilizzati e delle apparecchiature
elettriche/elettroniche collegate all'impianto.
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PRECISAZIONI DI CARATTERE GENERALE SUGLI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI AUTONOMI A BATTERIA:
Gli impianti autonomi ad energia solare
fotovoltaica con batterie hanno a volte delle limitazioni di disponibilità
energetica che vanno sicuramente tenute presente durante l'utilizzo. Queste
limitazioni sono principalmente dovute alla potenza totale dei pannelli
fotovoltaici impiegati
ed alla capacità (Ah) delle batterie installate.
Non possiamo infatti pretendere dalle
batterie collegate a
questi impianti fotovoltaici di poter mantenere accesi contemporaneamente luci, computer, elettrodomestici
energivori come ad esempio boiler elettrici,
condizionatori, pompe di calore, stufette elettriche, ecc. soprattutto nelle
ore serali/notturne o quando è nuvoloso da parecchi giorni oppure in pieno
periodo invernale con poche ore di sole disponibili.
In generale produrre ed immagazzinare
energia da fonte solare non è così immediato come può sembrare. Anche la
ricarica delle batterie dell'impianto fotovoltaico ha bisogno dei suoi tempi.
A volte siamo troppo abituati a dare
per scontato di poter sempre disporre di energia elettrica in potenza e
disponibilità illimitata. Azioniamo un interruttore e tutto deve sempre
illuminarsi/funzionare.
Gli impianti fotovoltaici
autonomi a batteria, soprattutto quelli con pochi pannelli e poche batterie, sono infatti
un'ottima esperienza personale di confronto sul rapporto tra i nostri consumi e
la nostra capacità di produrci ed utilizzare razionalmente l'energia accumulata.
Queste
precisazioni sugli impianti fotovoltaici a batteria non devono ovviamente
essere viste come una demoralizzante premessa. Anzi, sono proprio l'opposto. Uno
sprone costante e continuo a migliorare le nostre "performance" energetiche e di
risparmio.
Ovviamente nel tempo, se c'è la possibilità, potete anche
ulteriormente potenziare l'impianto collegando altri pannelli fotovoltaici e batterie in modo da poter
aumentare la disponibilità energetica totale.
Anche
se il costo totale per la realizzazione di impianti fotovoltaici come quello
descritto in questa pagina può sembrare elevato è da tener presente che
l'investimento energetico si ripagherà
comunque nel tempo, fornendovi
energia elettrica gratuita e pulita per moltissimi anni (il funzionamento dei
pannelli fotovoltaici è garantita per oltre 20 anni !!!). Inoltre l'acquisto dei
vari componenti può essere modulare. Infatti potete acquistare poco per volta
ciò che occorre in base alle risorse economiche disponibili al momento ed
assemblare/ampliare nel tempo l'intero impianto.
Per vedere altri esempi di
impianti fotovoltaici autonomi per l'autoproduzione di energia elettrica,
clicca sul pulsante qui sotto:
clicca qui --->
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