Tutti possediamo qualche “lato oscuro” che ci condiziona e che, in un certo
senso, è una strategia di autodifesa scelta inconsciamente per ottenere
sicurezza e soddisfazioni ed evitare dolori e fallimenti. Riconoscere il
segreto predominio di queste pulsioni negative è il primo passo verso la
libertà interiore.
L'Enneagramma, dottrina antichissima oggi riscoperta e apprezzata da
educatori e psicologi, rappresenta un mezzo efficace per acquisire la necessaria
capacità di autocritica in vista di una più armonica crescita psicologica e
spirituale.
Le radici dell'Enneagramma (ennea: nove e gramma: lettera), risalgono a più
di 2000 anni fa. Venne sviluppato sul finire del Medioevo da alcune
confraternite Sufi.
I Sufi erano dei religiosi che si avvicinavano a Dio con
la preghiera e la meditazione.
L'enneagramma definisce nove tipi di personalità a partire da nove
“trappole”, “passioni” o “mancanze”. Si possono anche definire come i “sette peccati capitali”:
superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, ingordigia, lussuria e a questi
si aggiungono due ulteriori “peccati”: menzogna e paura. Il termine
"peccato" viene inteso come la nostra "separazione dall’energia universale",
ma anche dal nostro prossimo e da noi stessi. I "peccati" sono inasprimenti
del carattere che impediscono all'energia di fluire liberamente.
Ognuno dei nove tipi di personalità comprende una classe che si estende tra
poli estremi: irredento (immaturo) e redento (maturo). Una persona irredenta
è imprigionata in se stessa, e pensa che il suo punto di vista sia l'unico
valido.
I Sufi chiamavano l'Enneagramma “Il volto di Dio”, essi immaginavano che nel
cammino di liberazione, l'essere umano, divenga sempre più capace di
abbandonare la propria posizione per osservare la vita da un altro punto di
vista. Se fossimo capaci di “indossare tutte le nove paia di scarpe” e
osservare la realtà da ognuno dei nove punti di vista, allora osserveremmo
il mondo con occhi e consapevolezza diversa e migliore.
Nessuno dei nove tipi è migliore o peggiore di altri, ognuno di essi ha
bisogno di arrivare alla libertà e ognuno di essi ha doni unici.
Conoscendo l'Enneagramma è possibile elaborare meglio i nostri rapporti e le
dinamiche delle relazioni: in ambito lavorativo, tra genitori e figli, tra
uomini e donne, nelle amicizie, nei gruppi.
Ma soprattutto l'Enneagramma è
uno strumento utilissimo per l'autoconoscenza e la consapevolezza di sé.